Luce e gas verso la transizione energetica: cosa possono le aziende per approcciarsi a un uso delle risorse energetiche più consapevole? E quali sfide derivano dall’attuale crisi energetica? Abbiamo approfondito questi temi con un insider del settore energetico: Massimo Bello, Founder e AD di WeKiwi, che ci ha fornito un quadro complessivo riguardo energia pulita, sostenibilità e transizione energetica in ambito B2B.
In Italia, WeKiwi è tra le principali realtà a parlare di sostenibilità nel settore dei fornitori di luce e gas. Il suo contributo in materia appare perfettamente in linea nell’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra per il nostro pianeta. Specie se si considera il previsto incremento della domanda di energia, soprattutto da combustibili fossili, e il suo impatto ambientale, pari al 26% delle emissioni totali di gas serra nella sola Europa secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA).
La transizione energetica: come alimentare un’intera azienda solo con energia green
Ciao Massimo, come nasce l’idea di WeKiwi?
Wekiwi nasce come primo fornitore di energia elettrica e gas interamente online in Italia. Per WeKiwi, luce e gas non sono solo la bolletta che arriva a casa: piuttosto, puntiamo a garantire un servizio utile e rilevante per la vita e i progetti dei nostri clienti. L’obiettivo di WeKiwi è infatti quello di fornire strumenti digitali per educare i clienti a un consumo consapevole di luce e gas.
Parliamo di sostenibilità: è davvero possibile un’energia più green o si tratta di utopia?
L’energia green è sempre più realtà. La transizione energetica si è rivelata una grande opportunità, sia per i fornitori che per i consumatori, che nel 2020 ha attratto investimenti globali per oltre 500 miliardi di dollari. In WeKiwi, per esempio, la richiesta di pannelli fotovoltaici è aumentata del 80% negli ultimi mesi.
Pensando in grande, la possibilità di alimentare l’intera azienda solo con energia pulita è davvero concreta. Dal 2014, ad esempio, tutti i data center Apple sono alimentati esclusivamente con energie rinnovabili, mentre dal 2011 ha ridotto del 58% le emissioni di gas serra (CO₂e) delle sue strutture nel mondo. Se un’azienda così grande può fare questo tipo di transizione, allora tutte possono!
Cosa significa davvero sostenibilità nel settore energetico?
La sostenibilità è uno degli obiettivi del mondo aziendale in generale e non solo per il settore energetico, considerando che ha un impatto ineludibile sull’evoluzione delle imprese. Il 90% delle aziende, infatti, ritiene di dover in parte modificare il proprio core business per operare in un sistema economico sostenibile.
Ma parlando prettamente di sostenibilità, quali sono gli elementi da monitorare?
Il settore energetico, in termini di sostenibilità, si muove attorno a tre dimensioni: la produzione, l’utilizzo e l’impronta ambientale. Ciò che viene valutata è quindi la produzione in tutto il suo ciclo produttivo e di consumo. Le fonti energetiche sostenibili non producono alcun danno all’ambiente e si possono rigenerare. Parliamo quindi di irradiamento solare, vento, precipitazioni…
Quali sono le sfide in ambito sostenibilità per il settore energetico?
Il settore energetico sta attraversando un momento di cambiamento. La sfida sta proprio nell’adattamento a questa trasformazione, andando incontro alla transizione energetica e puntando alla vendita di prodotti di efficientamento energetico.
WeKiwi prosegue nei suoi piani di crescita e sostenibilità, puntando su nuovi servizi e digitalizzazione, nonostante le evidenti complessità di quest’ultimo biennio nel settore dell’energia.
Massimo Bello, Founder e AD di WeKiwi
Come stanno rispondendo le aziende alla crisi energetica?
Le aziende si stanno riorganizzando per ottimizzare i propri costi. Lo smart working è, per esempio, uno dei concetti più diffusi tra le aziende e nel mondo del lavoro in generale per rispondere alla crisi energetica. Lo smart working permette non solo un risparmio sui costi fissi di struttura ma anche una significativa riduzione delle emissioni di CO2 nell’ambiente.
Cosa consigli alle aziende per facilitare la transizione energetica?
Il modo migliore per facilitare la transizione è capire l’importanza della stessa. La transizione non consiste solo nell’acquisto di pannelli fotovoltaici e nell’utilizzo di energia verde, ma determina un rinnovamento tecnologico e un piano di sostenibilità strategica.
Cosa consigli a un’azienda che vuole diventare 100% energeticamente green?
La transizione non consiste solo nell’acquisto di pannelli fotovoltaici e nell’utilizzo di energia verde, ma determina un rinnovamento tecnologico e un piano di sostenibilità strategica. Si tratta di un lavoro da fare a tavolino su più livelli. Ne cito alcuni:
- energetico, cioè effettivamente tutto il passaggio di fonti energetiche usate da fossili a green: prima di tutto sfruttare la propria energia green installando pannelli solari, terminata questa possibilità avvalersi di fornitori di energia 100% verde;
- strutturale: usare energie green non basta, così come non è una soluzione compensare le emissioni per esempio investendo in piantumazione di alberi. Bisogna per prima cosa ristrutturare gli edifici in modo da avere un buon isolamento termico oppure, in caso di nuovi stabilimenti, non costruire spazi nuovi ma recuperare gli esistenti;
- processuale: qui rientra tutta l’ottimizzazione dei processi interni, per arrivare ad avviare i macchinari solo all’occorrenza e, una volta terminato il loro ciclo di vita, sostituirli con altri a basso consumo energetico, consiglio adottabile anche per gli uffici; nuovamente torna il concetto di essere un’azienda meno “energivora”.
Dunque la transizione energetica offre molte più opportunità di quanto non si pensi.
Le opportunità di rendere green un’azienda sono molte e, in ogni caso, sono sempre di più le figure professionali che si possono consultare per essere indirizzati, ad esempio gli energy manager. Altre alternative sono servizi come WeKiwi Solar, che offre le migliori soluzioni sul mercato in risposta alla crescente richiesta con materiali di marche primarie per pannelli, inverter e batterie di accumulo.
Le aziende come accolgono l’idea di un’energia più green?
Chi ha a cuore il nostro pianeta non può che accoglierla positivamente. La maggior parte delle aziende che utilizza energia green tende a sponsorizzare la propria scelta dato che il tema è molto sentito anche dai consumatori finali e determina la scelta d’acquisto.
Già molte aziende stanno facendo con successo la transizione energetica e alcune addirittura si avvicinano al 100% green, che potrà diventare 100% nel giro di qualche anno.
Conclusioni: transizione energetica, il modello sostenibile di WeKiwi per luce e gas
Di fronte al previsto incremento della domanda di energia, sono fondamentali le iniziative dei fornitori di luce e gas in materia di sostenibilità. Come riportato dall’ENEA, risulta che il consumo medio di energia elettrica nelle micro imprese è di circa 70 MWh/anno, nelle piccole imprese è di circa 430 MWh/anno e nelle medie imprese è di circa 1,6 GWh/anno.
Si tratta quindi di un impatto che non può essere trascurato e che dovrebbe portare a una riflessione generale delle aziende, che dovrebbero impegnarsi ad adottare soluzioni più green e meno impattanti sull’ambiente.
Grazie alle parole di Wekiwi, che offre un punto di vista autorevole e competente sul tema, abbiamo capito che la transizione green per le aziende è fattibile fin da oggi e che si possono ottenere risultati concreti in termini di sostenibilità e risparmio energetico.
