20 anni fa Eco Store ha creduto nel riuso e nella ricarica della cartucce. Oggi supera i 3,5 milioni di cartucce ricaricate, segnando un traguardo importante nella lotta contro la generazione di rifiuti.
Il riuso secondo Eco Store, l’idea delle cartucce ricaricabili
Dalle cartucce, fino alle confezioni, tutto è stato ed è pensato e sviluppato in ottica di RE-USE, riuso, in sintonia con le 5R della sostenibilità.
Un processo, quello voluto dall’azienda fondata da Alessandro Gerardi, studiato per alimentare un circolo virtuoso nella lotta allo spreco, a partire dal piccolo negozio di Milano dal quale partì l’avventura il 6 marzo 2001.
“…e come spesso accade nei migliori casi di successo, tutto accadde quasi per caso; quando un cliente, ha chiesto fosse possibile ricaricare la cartuccia, anziché renderla rifiuto e sostituirla. Un esperimento. – ci racconta Federica Gerardi, Marketing and Communication Manager per Eco Store – E così è stato. In un paio di anni i negozi sono diventati una trentina, e poi abbiamo sviluppato il franchising e oggi siamo circa 300 tra italia e svizzera.”
L’obiettivo principale fin dall’inizio è stato quello di offrire un’alternativa ai prodotti originali che fosse economicamente conveniente, eco-sostenibile e soprattutto di qualità. Il riuso delle cartucce riassume e sintetizza questi principi.
I prodotti rigenerati e compatibili a marchio e le cartucce vuote ricaricate grazie al sistema esclusivo Ink Evolution sono infatti tutti garantiti da un rigoroso test di qualità offrendo al cliente un risparmio che va dal 40% all’80% senza rinunciare alla qualità.
E nel 2021, dopo 20 anni, Eco Store festeggia 3 milioni e mezzo di cartucce ricaricate. E la R di riuso.
Per questo motivo, il pay off RE-USE IS THE FUTURE, è ora evoluto in THE FUTURE IS NOW.
“Siamo partiti da una cartuccia e l’abbiamo resa ecosostenibile ed economica.
Abbiamo reso la cartuccia ricaricabile fino a 5 volte, e abbiamo conquistato la fidelizzazione, coinvolgendo nel processo virtuoso il consumatore.Abbiamo poi pensato al pack, o meglio al ReSpack, realizzato interamente in carta da macero
e riciclabile al 100%. Un involucro che se riportato in negozio riduce lo spreco e dà diritto a
uno sconto. Ma non ci fermiamo qui.
Fedeli al concetto di riuso, moltiplichiamo la sua potenzialità su altri segmenti dell’elettronica di consumo, e abbiamo avviato due spin off, dedicati a riparazione e rigenerazione di smartphone ricondizionati (FixToFix e Ekventi). L’evoluzione digitale, non annienterà il mondo della stampa, ma certamente lo modificherà.
La storia ci insegna che niente svanisce e nulla finisce; il nostro compito è prenderne atto allungare il più possibile la vita a ogni oggetto, o dargliene una seconda. Il riuso”
Federica Gerardi.
Il decreto delle 5 R dei rifiuti
24 anni fa, l’allora Ministro dell’Ambiente, Edoardo Ronchi, presentò la legge che rivoluzionò il sistema di gestione dei rifiuti in Italia. Il Decreto Legislativo 5 Febbraio 1997, n° 22, conosciuto come Decreto Ronchi, venne emanato per rendere efficaci le direttive europee sui rifiuti urbani, sui rifiuti pericolosi e sugli imballaggi.
Infatti, fino a quel momento, lo smaltimento in discarica era la modalità più diffusa e la legislatura in merito era lacunosa. La raccolta differenziata si attestava al di sotto del 9% e l’80% dei rifiuti solidi urbani veniva smaltito in discarica.
La legge è passata alla storia come la strategia delle 5R dei rifiuti che ancora oggi rappresenta alla perfezione l’importanza del vivere con zero sprechi:
- Riduzione, ossia la concreta riduzione all’origine dei rifiuti, a livello pubblico e privato per diminuire i prodotti – destinati alla discarica;
- Riuso, che propone il nuovo utilizzo del bene in un’ottica di circolarità;
- Riciclo, quindi la trasformazione di materiali di scarto e rifiuti in nuove risorse o beni attraverso processi industriali;
- Raccolta, che vede il cittadino protagonista assoluto del giusto conferimento dei rifiuti agli appositi raccoglitori e con le differenti modalità di raccolta per ridurre il volume finale degli scarti;
- Recupero di materia prima, e soprattutto di energia a partire dai rifiuti;
20 anni fa il Decreto Ronchi ha aperto la strada a una moderna gestione dei rifiuti, con misure essenziali e necessarie, trasformando il concetto di rifiuto in risorsa.
Ma per la conversione dalla teoria alla pratica si è dovuto aspettare ancora diversi anni. Le realtà che fin dall’inizio hanno puntato l’attenzione sull’ambiente e sulle tematiche ad esso legate, sono pochissime.
Per questo ci ha colpito la storia delle cartucce riciclabili di Eco Store, che già oltre venti anni fa, ha avuto la lungimiranza di scommettere sull’eco-sostenibilità, ma soprattutto sulla seconda “R”, riuso e riutilizzo.
Scopri di più su www.ecostore.it
Un esempio di Circular Design Thinking
“Comprensione, Definizione, Sviluppo e Pubblicazione. I macrostep che guidano i modelli basati sul Circular Design Thinking, e in cui possiamo ricostruire a ritroso il percorso di Eco Store.
Sono state esplorate nuove opportunità in grado di portare valore agli stakeholder e all’ambiente (Comprensione); ci si è posti un obiettivo più sostenibile e un percorso per raggiungerlo (Definizione), trasformando il prodotto in un servizio. Il brand ha poi implementato il sistema Ink Evolution nella fase di sviluppo. La fase di pubblicazione ha contemplato i test pre e le valutazioni post.
Ma ciò che rende ancora più virtuoso il percorso fatto, è l’aver adottato un modello con cui continuare a confrontarsi e generare know-how.”